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Scale Diminuite

Lo sviluppo armonico di una scala è dato dalla successione di suoni secondo un certo tipo di intervalli. Questo, ovviamente, vale anche per le scale diminuite. Avrete notato l’uso del plurale nel termine “diminuite”: infatti abbiamo più possibilità di strutture intervallari inerenti proprio alle scale diminuite, come ad esempio possono essere la scala tono-semitono, oppure la scala semitono-tono, alle quali si devono aggiungere i loro relativi arpeggi, che nelle scale diminuite acquistano un colore piuttosto usuale, in particolar modo se utilizzati nel jazz o nella musica classica (e anche in tutte le loro sfumature). Il primo passo consiste nell’assimilare queste nozioni, verificando le sequenze intervallari delle scale diminuite.

Scala diminuita tono-semitono

Come dice il nome stesso, la scala diminuita tono-semitono comprende una successione intervallare costruita separando ogni grado della scala alternando toni e semitoni. In pratica, partendo dal primo grado si sale al grado successivo (il secondo) distante un tono, a quello dopo (il terzo) distante un semitono e così via. Solitamente, viene intesa la scala diminuita proprio nella successione tono-semitono. Di solito la scala diminuita tono-semitono è abbreviata in scala diminuita t-st.
Attenzione ad un particolare. Nell’ambito di un’ottava, avremo il nome di una nota che compare due volte. Normalmente questo succede in ogni scala, dato che abbiamo il raddoppio della fondamentale, cosa che succede anche nella scala diminuita. La differenza è nel fatto che in quest’ultima troveremo anche un altra nota che raddoppia il nome, una volta visto come naturale e una volta come diesis. Nell’esempio sottostante troviamo il F e il F#. La regola della costruzione armonica della scala, infatti, prevede l’obbligo di definire ogni nota con un nome diverso, cosa non possibile all’interno della scala diminuita.

Scala diminuita semitono-tono

Applicando al sistema precedente una successione alternata di semitoni e toni, costruiamo la scala diminuita semitono-tono.

Proprietà delle scale diminuite

Le scale diminuite (e i relativi arpeggi) hanno una caratteristica principale che le accomuna, e cioè il fatto che la successione delle note ad intervalli regolari riuniscono in pratica le scale in gruppi di appartenenza. La scala diminuita t-st di C sviluppa una successione di suoni ad intervalli costanti, appunto, di tono e semitono. Se si parte invece dalla nota Eb, otteniamo la stessa successione di toni e semitoni e le note che compongono la nuova scala diminuita di Eb sono comunque le stesse della scala diminuita t-st precedente di C. Questo significa che possiamo ricavare quattro scale diminuite t-st all’interno di ogni scala diminuita, che possiamo rilevare a una distanza l’una dall’altra di 1 tono e mezzo. Osservate l’esempio sotto.

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