Partiamo dalla scala maggiore, divisa nei suoi otto gradi.
La regola base è unica e molto semplice: dalla scala si prelevano tre note, esattamente quelle che si trovano sul I°, III° e V°. Dalla tonalità di C estraiamo quindi le note C, E e G che, sovrapposte, formano la triade. Questa è identificata anche come modo, e nel caso specifico abbiamo formato una triade maggiore.
La struttura di partenza della triade maggiore è composta dai tre gradi estratti dalla scala maggiore. Questi vanno a formare la triade maggiore, composta da tonica, terza maggiore e quinta giusta. Nel formare questa triade dobbiamo quindi sovrapporre alla tonica un intervallo di terza maggiore (tra il I° e il III°) e uno di terza minore (tra il III° e il V°). Ricordo ancora una volta che questi termini nascono grazie alle regole che governano la formazione degli intervalli..
Se abbassiamo di 1 semitono il terzo grado, questo diventa minore, formando così l’intervallo di terza minore tra il primo grado e il terzo grado. L’intervallo tra il terzo grado e il quinto grado diventa ora di terza maggiore. In questo modo la triade è definita come triade minore, composta da tonica, terza minore e quinta giusta.
Se anche il quinto grado viene abbassato di 1 semitono, abbiamo la triade diminuita. Questa si forma sovrapponendo alla tonica due intervalli di terza minore, ottenendo così un intervallo di terza minore tra il I° e il III° e un intervallo, sempre di terza minore, tra il III° e il V°. abbiamo così una triade composta da tonica, terza minore e quinta diminuita.
Alla triade maggiore possiamo alzare di 1 semitono il V°, ottenendo la triade aumentata. Questa è una sovrapposizione di due intervalli di terza maggiore.
In questo modo la triade risulta composta da tonica, terza maggiore e quinta aumentata.