
Osservando le caratteristiche dei gradi di una scala, possiamo dedurre che il VII° assume il ruolo di sensibile, deve cioè concludere la sequenza sulla tonica (vista come VIII°). Questo avviene quando il VII° si trova ad un semitono di distanza dalla tonica. Nella smn, però, la distanza tra il VII° e l’ VIII° è di un tono, e quindi si viene a perdere il ruolo di sensibile. Per questo motivo, nei secoli scorsi, i compositori optarono per l’innalzamento di 1st del VII° della smn, venendo così a creare la Scala Minore Armonica (abbreviata in sma).
Volendo comparare la smn con la sma notiamo che la differenza è quindi solo nel VII°, che risulta essere innalzato di 1st. Osserviamo la scala minore armonica di LA.

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